FAENZA BASKET PROJECT – Serie A1 – Comunicato Stampa 012

Carlo Dall’Aglio

FAENZA GIOCA ALLA PARI, MA VINCE SASSARI

12^ giornata andata:

E-WORK FAENZA-DINAMO SASSARI 68-74 

(parziali: 20-19 / 37-39 / 56-59)


E-Work Faenza: Franceschelli 4, Edokpaigbe ne, Cvijanovic 15, Tagliamento 16, Peresson 14, Bernabe’ ne, Spinelli 2, Dixon 8, Booker, Brossmann 9. All: Seletti

Dinamo Sassari: Raca 27, Carangelo 14, Carta ne, Toffolo 3, Crudo, Kaczmarczyk 12, Hollingshed 10, Joens 6, Spiga ne, Togliani 2. All: Restivo

Arbitri: Cassina, Lupelli, Frosolini

Il 68-74 finale non rappresenta certamente una disfatta, perché Faenza resiste e lotta alla pari per tutto il match contro le sarde, tanto più che a 5’ dalla sirena il tabellone indica 64-62 per l’E-Work sul cesto dalla media distanza di Dixon. Il break vincente Sassari lo infila a 2 minuti dalla fine quando sul 64-66 Raca infila la tripla incassando anche il fallo della stessa Dixon: dalla lunetta Ivana Raca la miglior realizzatrice del match (27 punti per la nazionale serba che arriva dalla vittoria della Euroleague con la maglia del Fenerbahce nella scorsa stagione) non perdona e in un amen la Dinamo si ritrova sul 64-70. Da lì si segna solo dalla linea della carità (anche con un fallo molto generoso fischiato a Peresson proprio su Raca) e per Faenza non c’è più nulla da fare. 

Certo è che l’ennesima sconfitta stagionale (la nona) compromette abbastanza i “sogni di gloria” delle faentine che ora appaiono sempre più indirizzate verso i playout, all’occhio del tifoso più pessimista. Ma analizzando il match contro una formazione che sta veleggiando in campionato e che raggiunge quota 5 vittorie consecutive, si può ben dire che l’E-Work avrebbe meritato qualcosa in più: innanzitutto per le statistiche primarie assolutamente in linea con quelle delle avversarie, visto il 19/36 da 2 punti (contro il 18/36), l’8/20 dall’arco (contro l’8/23), 32 rimbalzi conquistati da entrambe le formazioni, 8 palle recuperate a testa, 21 contro 16 palle perse, 15 contro 16 gli assist. Alla fine, numeri alla mano, la differenza nello score finale la fanno gli 8 liberi in più tirati dalla formazione di coach Antonello Restivo (6/8 per le romagnole, 14/16 per le ospiti). In ogni caso, questione di dettagli, perché la squadra di coach Paolo Seletti gestisce l’incontro in maniera importante, giocandosela dall’inizio alla fine e cedendo solo negli ultimi 2’ di gioco sull’invenzione di Raca. 

A livello individuale, tante responsabilità e buona personalità sul parquet per Peresson che infila 4 triple (su 5 tentativi) e Tagliamento che è fondamentale nel primo quarto quando realizza ben 12 punti personali con 4/5 dal campo. Cvijanovic torna ad essere incisiva dopo qualche partita un po’ “timida” (5/8, 1/3) e la coppia Dixon-Brossmann dà solidità sotto alle plance.

Il gioco (e i punti, soprattutto) della Dinamo Sassari ruota attorno al terzetto composto da Raca, Hollingshed e Carangelo (51 punti complessivi), coadiuvato da Kaczmarczyk (12).

A livello di cronaca, coach Seletti manda in campo come primo quintetto Cvijanovic, Tagliamento, Booker, Dixon e Spinelli, risponde coach Restivo con Raca, Carangelo, Kaczmarczyk, Joens e Hollingshed. Faenza domina il primo quarto, con Tagliamento che segna 12 dei 20 punti di squadra, mentre le ospiti riescono, seppur senza strafare, a rimanere a contatto (20-19 al 10’). 

Ad inizio del 2° quarto Franceschelli coglie l’assist per Peresson che, prima, dall’angolo destro infila la tripla del 25-19, quindi ci “prende gusto” e realizza pure il 28-19 dopo 1’30” di gioco con immediato timeout di Restivo. Ma nei 3 minuti successivi le sarde si inventano 3 triple praticamente consecutive con la firma di Joens, Carangelo e Toffolo, riportandosi a -3 (31-28 a metà frazione). L’inerzia cambia padrone e la Dinamo trova gli spiragli giusti per realizzare con Carangelo, Kaczmarczyk (4 punti filati) e Joens (ancora da 3 punti) il 37-39 con cui ci si accomoda negli spogliatoi per l’intervallo. Le locali gettano, così, alle ortiche un ottimo vantaggio (+9), anche per via delle 12 palle perse in 20’: la rimonta sarda si basa, essenzialmente sugli 11 punti infilati da Raca e sulle 7 triple realizzate (sulle 8 registrate a fine gara).

Ad inizio ripresa Dixon e Tagliamento segnano, ma sono le sassaresi a mantenersi in vantaggio sul 43-47 a metà frazione. E’ un lampo di Peresson a scuotere le locali, con un bel cesto arresto e tiro con tanto di fallo rifilato da Carangelo: dalla lunetta la playmaker accorcia sul 46-47. Trascorrono, poi, un paio di minuti ricchi di errori da una parte e dall’altra, prima che Brossmann segni 5 punti di fila (con una tripla dal versante destro) che valgono il 51-53 a poco più di 2’ dalla sirena. Nell’azione successiva la stessa berlinese stoppa Kaczmarczyk in penetrazione, ma per gli arbitri c’è anche il fallo (piuttosto contestato): dalla lunetta la polacca fa 2/2 riportando sul +4 le ospiti a 120 secondi esatti dalla fine del 3° quarto.  E’ ancora Kaczmarczyk a segnare (51-57), ma Cvijanovic piazza un minibreak di 5-0 con tanto di tripla dalla destra: a 50” dalla sirena Faenza è di nuovo a contatto di Sassari (56-57), mentre il quarto si chiude sul terzo tempo di Raca (56-59).

A 10’ dalla fine squadre in campo con Peresson, Booker, Franceschelli, Spinelli e Dixon da una parte e Raca, Carangelo, Kaczmarczyk, Joens e Hollingshed (ovvero il quintetto iniziale) dall’altra. Peresson penetra e segna subito il -1 e, dopo qualche errore di troppo da ambo i lati, Martina Spinelli riceve un colpo durissimo da Hollingshed (fallo in attacco) che poi si scusa con l’avversaria: l’ala di casa è costretta ad abbandonare il campo per il colpo incassato alla schiena nella caduta a terra. Al 2’ è capitan Federica Franceschelli a squillare le trombe: intercetta un passaggio di Togliani nell’area faentina e scappa in contropiede appoggiando il 60-59 che fa esultare il PalaBubani. L’E-Work cerca di resistere in vantaggio grazie ai cesti di Tina Cvijanovic (in pazzesca penetrazione dalla destra) e Dixon su assist di Tagliamento: a 5’15” dalla sirena finale Faenza è avanti 64-62. Il finale è già stato raccontato, con l’azione che decide il match firmata dall’ala serba, figlia d’arte, Ivana Raca: nel finale qualche protesta delle locali per il fallo fischiato a Peresson su Raca (a palla lontana), ma la stessa ala e Carangelo dalla lunetta sono perfette e il risultato si congela sul 68-74 (per l’E-Work ultimi liberi a segno con Dixon e Cvijanovic). Resta l’amaro in bocca per un risultato che pare “essere scivolato” via nei minuti finali, senza una reale supremazia delle ospiti.

Non c’è tanto tempo per ragionare sul match contro la Dinamo, in quanto mercoledì 20 dicembre l’E-Work volerà in quel di Ragusa per l’ultima esibizione dell’anno solare 2023, al PalaMinardi, contro la Passalacqua di coach Lino Lardo reduce dal +24 sul campo di Sanga Milano e dal +27 su San Martino di Lupari (con in mezzo le due sconfitte con Venezia e Schio). In campo alle ore 20,30.

12^ giornata andata

E-Work Faenza-Dinamo Sassari 68-74
Virtus Bologna-Sesto San Giovanni 71-67
Battipaglia-Schio 50-98
Sanga Milano-Ragusa 52-76
San Martino di Lupari-Campobasso 46-49
Brixia-Roma 74-62
Riposa: Venezia

Classifica:
Venezia 20, Schio 18, Virtus Bologna e Campobasso 16, Sesto San Giovanni, San Martino di Lupari e Dinamo Sassari 12, Ragusa 10, Roma Basket e Brixia 6, E-Work Faenza 4, Sanga Milano 2, Battipaglia 0.