E-WORK FAENZA – UMANA REYER VENEZIA 38-95 (8-24, 10-25, 11-25, 9-21)
Non c’è scampo per l’E-Work nella sfida casalinga contro la squadra campione d’Italia: al Cattani finisce 38-95 in favore delle lagunari, in controllo dalla metà del primo quarto in poi, guidate da una super prestazione di Ndour e dalle solite Anderson e Bestagno. Da segnalare per le padrone di casa il ritorno sul parquet di Lucia Morsiani, che torna al basket giocato dopo aver perso tutta la prima parte di stagione per un problema alla schiena.
Quintetto Faenza: Cupido, Davis, Policari, Manzotti, Pallas
Quintetto Venezia: Carangelo, Anderson, Thornton, Bestagno, Ndour
Partenza a ritmi bassi in quel del PalaCattani, con la Reyer che cerca subito di fare la voce grossa, mettendo grande pressione difensiva e sfruttando diversi errori di impostazioni delle padrone di casa. Dopo 3 minuti di gioco è 0-6 Venezia e Sguaizer è costretto a chiamare il primo timeout di serata. L’ingresso di Cappellotto ridà energia alla difesa bianconera e l’E-Work firma un controbreak di 4-0 (tutto targato Pallas), convincendo la Reyer a fermare il gioco. La sfida continua a vivere di parziali e questa volta è di nuovo la squadra campione d’Italia a dare una prima importante spallata alla gara: le venete trovano ritmo offensivo e firmano un 18-2 di break che permette loro di chiudere il primo quarto avanti 8-24, guidate dagli 8 punti di Bestagno e i 7 di Ndour.
La pressione difensiva della Reyer mette in grossa difficoltà l’attacco faentino, con la sola Pallas che riesce in qualche modo a trovare il fondo della retina. Prova a sbloccarsi anche Jori Davis con un canestro in avvicinamento, ma l’impatto di Ndour dall’altra parte è devastante: 14 punti e 5 rimbalzi in 11 minuti di impiego all’esordio in campionato per la lunga orogranata. Anderson dalla punta firma la tripla che vale il 14-38 delle ospiti a metà frazione. Nella seconda parte del quarto l’inerzia non cambia e Venezia allunga ulteriormente, chiudendo avanti 18-49 all’intervallo.
Problemi di falli per l’E-Work, con Cappellotto che in un amen si vede sanzionare la quarta e la quinta penalità, venendo quindi costretta a lasciare la sfida in anticipo. La Reyer continua ad appoggiarsi ad una Ndour quasi perfetta, con la numero 45 che colpisce anche da oltre l’arco per il +36 ospite (21-57) a 6′ dal termine. Faenza non segna più, ma Venezia non si ferma e con Anderson tocca il nuovo massimo vantaggio sul +40 (21-61). Porcu dall’angolo firma la prima tripla di serata per le romagnole, seguita a ruota da Giulia Manzotti, che dall’arco segna il 27esimo punto bianconero, provando a ridare un po’ di fiducia alle compagne. Con il punteggio ormai non più in discussione sale in cattedra Yvonne Anderson, che dopo un avvio silenzioso sale ben presto a quota 19 punti, con 6 falli subiti e diverse giocate importanti. E’ il canestro sulla sirena di Bestagno a chiudere il terzo quarto, con la Reyer avanti 29-74.
La tripla di Smorto vale addirittura il +50 per la squadra campione d’Italia, che continua a tenere un buon ritmo offensivo ed una grande pressione nella propria metà campo. Si entra ben presto nel cosiddetto “garbage time”, con la sfida che non ha più molto da raccontare dal punto di vista del punteggio. C’è spazio per l’ingresso sul parquet anche di Anna Matteucci tra le fila veneziane, mentre Anderson continua ad aumentare il suo bottino, superando ben preso quota 20. Al PalaCattani la partita termina sul
Tabellino Faenza: Pallas 9, Cupido 2, Policari 7, Manzotti 3, Davis 2, Cappellotto 1, Morsiani 7, Llorente N.E., Castello 2, Porcu 5
Tabellino Venezia: Bestagno 16, Carangelo 4, Thornton 7, Anderson 25, Ndour 27, Madera 7, Smorto 4, Attura 5, Matteucci, Penna